Il ministro della Sanità Roberto Speranza era stato informato che il test del covid 19 produceva risultati falsi
Il ministro della Sanità Roberto Speranza che fa il gesto del triplo sei
Di seguito la lettera inviata dal sottoscritto il 14 aprile 2021 al Ministro della Sanità Roberto Speranza sulla fallacità del test del covid 19.
Da: Gianluca D’Agostino
A: Dott. Roberto Speranza
Ministero della Salute
Lungotevere Ripa, 1
00153 – Roma
segreteriaministro@sanita.it
e, per conoscenza:
Dott.ssa Maria Cristina Rota
Procura della Repubblica
Tribunale di Bergamo
mariacristina.rota@giustizia.it
Dott.ssa Maura Ripamonti
Procura della Repubblica
Tribunale di Milano
ufficiopmripamonti.procura.milano@giustizia.it
Dott.ssa Tiziana Siciliano
Procura della Repubblica
Tribunale di Milano
ufficiopmsiciliano.procura.milano@giustizia.it
Dott. Nicola Gratteri
Procura della Repubblica
Catanzaro
procura.catanzaro@giustizia.it
Procura di Bologna
procura.bologna@giustizia.it
Procura di Firenze
procura.firenze@giustizia.it
Procura di Roma
procura.roma@giustizia.it
Procura di Venezia
procura.venezia@giustizia.it
Procura di Rimini
procura.rimini@qiustizia.it
Procura di Napoli
procura.napoli@giustizia.it
Procura di Palermo
procura.palermo@giustizia.it
Procura di Trieste
procura.trieste@giustizia.it
Procura di Aosta
procura.aosta@giustizia.it
Procura di Potenza
procura.potenza@giustizia.it
Procura di Campobasso
procura.campobasso@giustizia.it
Procura di Torino
procura.torino@giustizia.it
Procura di Perugia
procura.perugia@giustizia.it
Procura di Genova
procura.genova@giustizia.it
Procura di Trento
procura.trento@giustizia.it
Procura di Bolzano
procura.bolzano@giustizia.it
Procura di Bari
procura.bari@giustizia.it
Procura di L’Aquila
procura.laquila@giustizia.it
Procura di Cagliari
procura.cagliari@giustizia.it
Dr. Bobby Rajesh Malhotra
ICSLS
International Consortium of Scientists In Life Sciences
https://cormandrostenreview.com
Dr. Kevin P. Corbett
ICSLS
International Consortium of Scientists In Life Sciences
https://cormandrostenreview.com
Dr. Kevin McKernan
ICSLS
International Consortium of Scientists In Life Sciences
https://cormandrostenreview.com
Ancona, 14 aprile 2021
Oggetto: Segnalazione criticità strutturale della metodologia diagnostica del Covid 19
Egregio Ministro,
Mi riferisco allo studio noto come Corman-Drosten che costituisce la base della metodologia diagnostica utilizzata per i test del Covid 19 e che secondo la letteratura scientifica disponibile al momento, mi riferisco in particolare agli studi noti come Bullard et al, Jafaar et al, Young et al, Surkova et al Jefferson et al e sopratutto Borger et al, produce oltre il 90% di falsi risultati positivi. (Allegati nr. 1, 2, 3 e 4).
Tali risultati sono quelli che poi vanno a costituire i dati ufficiali sui quali il suo organo di governo ha messo in atto i provvedimenti restrittivi delle nostre libertà fondamentali.
Oltre a produrre un numero indefinito di falsi positivi, stimato intorno al 90%, la diagnostica Corman-Drosten non è in grado di distinguere tra campioni positivi e campioni negativi, perché la diagnostica molecolare RT-PCR non distingue tra frammenti di RNA inattivi e un campione in cui è presente un virus in grado di riprodursi e quindi come tale, contagioso.
Tale fallacità della metodologia diagnostica è stata recepita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che con la circolare del 13 gennaio 2021 (allegato 5) WHO Information Notice for IVD Users 2020/05 Nucleic acid testing (NAT) technologies that use polymerase chain reaction (PCR) for detection of SARS-CoV-2 ha raccomandato agli operatori dei laboratori analisi di non interpretare come positivi i risultati ottenuti con il solo utilizzo della diagnostica RT-PCR.
In particolare, secondo Jafaar et al, quelli ottenuti con un numero di cicli superiore a 35, la probabilità che produca falsi positivi è del 97% mentre secondo Bullard et al, in laboratorio non si è osservata contagiosità nei campioni con un valore Ct maggiore di 24, mentre secondo lo studio Borger et al il numero di falsi positivi creati dall’RT-PCR è pari al 90% del totale, indipendentemente dal numero di cicli di amplificazione,.
Da una verifica effettuata dal sottoscritto sul sito italiano dell’OMS, che tra l’altro è gestito dal Ministero della salute, la circolare suddetta non è mai stata pubblicata, né i laboratori analisi privati o pubblici italiani da me interpellati l’hanno mai ricevuta.
Perciò mi sono sentito in dovere di mettere in copia la Procura della Repubblica di Bergamo e le altre principali procure italiane per fare si che verifichino se qualcuno non abbia volontariamente occultato alcune informazioni cruciali, a partire dalla fallacità dell’RT-PCR che rivelerebbe che in realtà la situazione epidemica è molto meno grave di quello che finora ci hanno raccontato.
Infatti qualcuno potrebbe avere interesse a mantenere in piedi lo stato di emergenza, gonfiando il numero dei contagi, magari per costringere le persone a vaccinarsi senza che questo sia necessario, perché come dimostrato da Borger et al, se il 90’% dei contagi rilevati con l’RT-PCR sono falsi, l’entità di questo fenomeno epidemico deve essere rivista.
Secondo l’ISS i casi positivi al virus nella settimana del 2 aprile 2021 sono stati 49.186. Sapendo che la diagnostica Corman-Drosten produce oltre il 90% di falsi positivi, è plausibile dedurre che di quei 49.186 soltanto il 10% potrebbe essere infettato ed eventualmente contagioso. Stiamo parlando di 4918 individui che rappresentano lo 0.08% su una popolazione di 60.360.000 persone
Questo perché, come dimostrato da Bullard et al, la diagnostica RT-PCR non è in grado di distinguere tra il segnale di un virus in grado di riprodursi ed un semplice frammento di RNA inattivo.
Il che significa che il test del Covid 19 non è in grado nemmeno di distinguere tra un campione positivo e uno negativo. Perciò di questi 4918 individui risultati positivi dovremmo comunque andarne a verificare la contagiosità caso per caso.
Con questi dati risibili dal punto di vista statistico, ritengo fondamentale che il suo Ministero della Salute verifichi di conseguenza e il prima possibile, il metodo di elaborazione del numero di riproduzione effettivo espresso in Rt. In particolare ciò che vorrei sapere è sulla base di quali parametri, il valore del numero di riproduzione elaborato dal Ministero della Salute, può essersi anche soltanto avvicinato ad 1 se i dati sui contagi sono quelli prodotti dall’ISS da me qui riportati, essendo questi dati falsi a monte per via della fallacità della diagnostica.
A consolidare questa criticità della metodologia diagnostica è intervenuto anche il tribunale amministrativo della città di Vienna, con la sentenza VGW-103/048/3227/2021-2 del 24 Marzo 2021 (allegato 6) con la quale il tribunale austriaco ha sancito la non affidabilità dell’RT-PCR come strumento diagnostico, escludendo dai dati utilizzati dal governo austriaco per l’implementazione delle misure restrittive, coloro che erano risultati positivi al test RT-PCR. Il tribunale amministrativo di Vienna cita a tale proposito, oltre alla circolare dell’OMS del 13 gennaio 2021 sopracitata (mai diffusa in Italia) lo studio Bullard et al nella parte in cui ha dimostrato in laboratorio che oltre i 24 cicli di amplificazione non sussiste alcuna possibilità di riproduzione del virus SARS-CoV-2.
La presente costituisce una semplice segnalazione di un privato cittadino che assiste all’applicazione di misure estremamente sproporzionate rispetto alla reale portata di questo fenomeno epidemico e per questo motivo la invito a verificare da subito:
1) La mancata comunicazione ai laboratori analisi italiani della circolare IVD Users 2020/05 Nucleic acid testing (NAT) technologies that use polymerase chain reaction (PCR) for detection of SARS-CoV-2 e per quale motivo in Italia questa circolare non è mai stata né pubblicata né inviata ai laboratori analisi pubblici e privati e per quale motivo non è presente sul sito italiano dell’OMS (ospitato dal Ministero della Salute).
2) L’affidabilità dell’RT-PCR come strumento diagnostico perché l’intera letteratura scientifica disponibile al momento a livello mondiale (Jefferson et al, Bullard et al, Borger et al, Young et al, Jafaar et al e Surkova et al) ha dimostrato in laboratorio che non solo l’RT PCR è totalmente inaffidabile come metodo diagnostico ma produce oltre il 90% di risultati falsi positivi.
3) Mettere subito in stand-by qualunque iniziativa Covid-free basata sui tamponi molecolari, perché se questi producono il 90% di falsi positivi e sono perciò completamente inaffidabili, qualunque iniziativa Covid-free associata ai trasporti ad esempio, come i treni o gli aerei covid-free, non hanno alcun senso. Senza parlare della violazione dell’art. 3 della Costituzione che sancisce il principio di eguaglianza, il quale sarebbe violato non solo per via di un’emergenza epidemiologica che non c’è ma sul fatto che i dati essendo falsi, non sono in grado di operare alcuna distinzione tra soggetti positivi e soggetti negativi, in quanto il test dell’RT-PCR non distingue tra soggetti positivi al virus SARS-Cov-2 e soggetti negativi.
4) Rivedere l’urgenza della terapia vaccinale, perché se il 90% dei contagi sono falsi non vi è alcuna urgenza di vaccinare la popolazione. Tanto più che si tratta di una terapia sperimentale che non è ancora stata sottoposta a validazione.
Dal ricevimento di questa mia comunicazione la ritengo perciò informato riguardo la reale situazione della fallacità della diagnostica, della inadeguatezza del numero di riproduzione a classificare la situazione nazionale come critica e quindi come incapace di giustificare lo stato di emergenza messo in atto dal governo.
La presente comunicazione è trasmessa in copia al al Dr. Bobby Rajesh Malhotra, al Dr. Kevin Corbett e al Dr. Kevin McKennan, co-autori dello studio Borger et al, prodotto dall’ICSLS (International Consortium of Scientists In Life Sciences), consorzio di 22 scienziati provenienti da USA, Europa e Giappone i quali hanno scoperto e messo in evidenza il disastro della diagnostica del Corman Drosten su cui si basa il test del virus SARS-CoV-2 e con il quale hanno richiesto a Eurosurveillance il ritiro della pubblicazione di Victor Corman e Christian Drosten.
Lo studio Borger et al è disponibile sul sito https://cormandrostenreview.com ed è grazie a suddetto studio che l’OMS ha poi emesso la circolare del 13 gennaio sopracitata mai arrivata in Italia. L’intera storia è comunque riassunta nel mio articolo “Il disastro del Corman Drosten” (allegato 7). Il Dr. Corbett, il Dr. Malhotra e il Dr. McKennan che ci leggono in copia, saranno felici di rispondere a qualunque domanda sulla fallacità della diagnostica Corman-Drosten e sono a Sua disposizione e a disposizione delle Procure che ne faranno richiesta per qualunque informazione o chiarimento a tale riguardo.
Tanto dovevo,
Gianluca D’Agostino
Allegati:
1) Predicting Infectious Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2 From Diagnostic Samples (Bullard et al)
2) Correlation Between 3790 Quantitative Polymerase Chain Reaction–Positives Samples and Positive Cell Cultures, Including 1941 Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2 Isolates (Jafaar et al)
3) Viral cultures for COVID-19 infectious potential assessment – a systematic review (Jefferson et al)
4) False-positive COVID-19 results: hidden problems and costs (Surkova et al)
5) WHO Information Notice for IVD Users 2020_05 Nucleic acid testing (NAT) technologies that use polymerase chain reaction (PCR) for detection of SARS-CoV-2
6) Sentenza del Tribunale Amministrativo di Vienna VGW-103/048/3227/2021-2 del 24 Marzo 2021
7) Il disastro del Corman-Drosten – Articolo dal blog Titanic Italia.