L’intelligenza artificiale è una truffa che serve solo a tenerci lontano dalla Coscienza

 

Articolo pubblicato il 31 dicembre 2015

 

Ho deciso di scrivere questa storia dopo avere letto questo articolo riguardante l’imprenditore sudafricano Elon Musk che annunciava l’avvio di una ricerca sull’intelligenza artificiale.

In realtà la ricerca sull’intelligenza artificiale è iniziata quando lo scrittore Ceco Karel Čapek ha pubblicato il dramma I robots universali di Rossum nel 1920.

Invece secondo lo scienziato americano John McCarthy, l’intelligenza artificiale è “la scienza e lo sviluppo di macchine intelligenti”.

Partiamo dal fatto che l’espressione “intelligenza artificiale” è un ossimoro, perché l’Intelligenza per definizione e per la natura stessa del Multiverso non potrà MAI essere artificiale perché l’intelligenza presuppone la Coscienza e la Coscienza presuppone un sistema biologico.

Di conseguenza, una macchina o un software non possono avere Coscienza né gli può essere impiantata, perché le macchine sono fatte di materiale inerte e non biologico.

Per questo motivo bisogna affrontare questo argomento con un approccio esattamente agli antipodi rispetto a quello proposto da Elon Musk. Il che significa che per sviluppare qualsiasi tecnologia che possa definirsi rilevante in termini di evoluzione tecnologica occorre partire da materiale cosciente ovvero materiale biologico vivente.

Materiale cosciente è ogni tessuto biologico vivente che come tale disponga di una frequenza vibrazionale che possa essere allineata con la nostra mediante la risonanza. La risonanza permette di aumentare l’intensità di uno specifico segnale, e permette altresì la sintonizzazione su determinate frequenze o funzioni. E’ solo quando entriamo in risonanza con la frequenza giusta che sintonizziamo la radio e decifriamo il particolare programma che vogliamo ascoltare, altrimenti siamo completamente esclusi dalle informazioni trasmesse.

La tecnologia della coscienza si basa tutto su questo: allineamento della frequenza vibrazionale tra due esseri viventi e quindi coscienti. Anche la materia dispone di una frequenza ma non sarà mai alta come quella di un essere vivente.

La tecnologia di cui stiamo parlando non può perciò essere definita come “Intelligenza artificiale” ma piuttosto come “tecnologia della Coscienza” o “Tecnologia Cosciente”. Questa definizione ha però carattere transitorio e sarà da noi utilizzata almeno finché non capiremo che è la Coscienza la sola ed unica tecnologia che può definirsi come tale. Ma per arrivare a questo dovremo aspettare che il nostro processo evolutivo sia progredito abbastanza da poter comprendere questo assunto.

Perciò quando affrontiamo l’argomento di intelligenza “altra” rispetto a quella umana si deve parlare di Tecnologia della Coscienza e non di Intelligenza Artificiale che in pratica significa “anti-intelligenza” quindi A.I è un espressione totalmente senza senso, sebbene conoscendo la direzione del circo in cui viviamo ritengo sia stata scelta proprio per la sua vena ironica.

Al contrario, nella narrazione dei media mainstream lo scenario tecnologico/futuristico proposto, ci mostra sempre robots e cyborgs che diventano immortali oppure macchine che diventano umane. Esempi di scuola a questo riguardo sono film come Blade Runner (1982), Terminator II (1991) e molti altri. Questa è la narrazione che ci è stata presentata un milione di volte dal 1920 ai giorni nostri.

Vediamo di capire perché.

Credo sia utile ricordare che la parola robota in lingua ceca ma anche in lingua Russa significa “lavoro” e infatti quando si parla di intelligenza artificiale si parla sempre di sostituzione del lavoro umano con quello dei robot. Questo tipo di scenario distopico è stato sempre utilizzato per creare uno stato di paura associato al progresso tecnologico. Come se nel futuro i cyborgs e le macchine sostituiranno l’uomo sul lavoro, ingenerando così la paura della competizione uomo contro macchina. Tutto questo significa una cosa sola: Schiavitù. Eh già perché se il modello di riferimento dell’uomo diventa la macchina, che è più efficiente, non va in ferie e non rompe i coglioni è lì che il regime tecno-finanziario vuole farci arrivare.

Il bipede senza  Coscienza o a Coscienza limitata sarà così invogliato a imitare la macchina perché questa è il modello al quale il regime vuole che noi come esseri umani ci ispiriamo: diventare delle macchine. Il seme di questa condizione psicologica emulativa è già stato seminato nel gregge di pecore di cui la nostra società è costituita in maggioranza, perché la corsa all’ultimo gadget instillata sapientemente dalla pubblicità, è già riuscita a produrre il pseudo-archetipo dell’entusiasta della tecnologia. Si tratta di un beota che è pronto ad abbracciare qualsiasi tipo di sottomissione che riporti il marchio AI anche se questo significasse sorveglianza continua, perdita della libertà e in finale perdita della propria Coscienza.

La narrazione mainstream intanto ci ha preparato a questo scenario di sostituzione dell’uomo con i robot e alla rivolta delle macchine, perché questo dovrà essere l’ambito in cui il Neanderthal dovrà operare la scelta di abbracciare la nuova schiavitù scambiandola per libertà, progresso ed evoluzione. In pratica l’evoluzione tecnologica viene sempre associata con l’immagine di schiavitù. Che guarda caso è proprio l’antitesi della Coscienza e della sua evoluzione il cui presupposto imprescindibile è la libertà.

Ma perché l’evoluzione tecnologica è associata con l’immagine del lavoro automatizzato e quindi con la schiavitù? Perché questo è lo scenario di fondo nel quale l’essere umano dovrà trovarsi ad operare una volta che il piano di sottomissione totale alla volontà del dio AI sarà completata.

Il Neanderthal entusiasta della tecnologia ignora che l’unica evoluzione possibile passa attraverso la Coscienza perché questo individuo è stato condizionato a far coincidere l’evoluzione con l’evoluzione tecnologica ma soprattutto, altro concetto manipolativo fondamentale, il bipede è stato portato a credere che è il cervello e solo il cervello il luogo fisico dove risiede l’intelligenza, rimuovendo così totalmente il concetto di Coscienza. In realtà nessuno studio al mondo è riuscito finora a localizzare l’area del cervello dove si situa la coscienza, nonostante la maggioranza della comunità scientifica sia convinta che la coscienza si situi in qualche regione del nostro cervello, si fa sempre più strada l’idea, come suggerisce questo articolo della redazione del Massachussets Institute of Technology, che la Coscienza abbia in realtà una collocazione autonoma rispetto al nostro cervello e anche al nostro corpo.

Il cervello da solo non può nulla senza la Coscienza, perché il cervello è sede delle funzioni neurologiche che coordinano le risposte agli stimoli, quindi il cervello può assolvere a funzioni meccaniche mediate dal ragionamento, come guidare una macchina o usare un computer ma ciò che manca al cervello è l’ispirazione primaria, il soffio iniziale, ciò che gli Indù definiscono  prana e che i Cattolici chiamano Spirito Santo. Senza questa “spinta” primaria il cervello serve a ben poco. E questa spinta comunque può essere recepita soltanto dalla Coscienza nel suo insieme e non da un solo organo quale è appunto il cervello.

 

Perciò se vogliamo parlare di vera evoluzione tecnologica dobbiamo affrontare l’argomento Coscienza che alla fine possiamo usare come sinonimo di Intelligenza e che ancora oggi per la nostra scienza ufficiale costituisce un mistero oscuro e insondabile.

Se ci fate caso, la parola “Coscienza” non viene mai utilizzata né pronunciata in alcun media né dai programmi di intrattenimento né nelle news.

Infatti per la scienza ufficiale la parola “Coscienza” è considerata un tabù. Nonostante il fatto che nel 1803 lo scienziato inglese Thomas Young  mediante l’esperimento della doppia fenditura abbia dimostrato che la luce assume la forma di onda o di particella, a seconda che l’osservatore sia presente o meno.

In pratica, l’esperimento di Young ha dimostrato che la luce può assumere la forma di onda e quindi energia oppure di particella e quindi materia, a seconda che l’osservatore osservi o meno il comportamento della luce. Questo significa che esiste una connessione diretta tra l’essere umano o coscienza che dir si voglia e la materia. Questa connessione non è una connessione passiva ma è l’uomo che determina se la realtà circostante esiste in forma di energia o di materia. Questo esperimento costituisce la base della fisica quantistica.

Le implicazioni di un universo quantistico sono semplicemente rivoluzionarie in termini scientifici, filosofici e metafisici, perché questa scoperta colloca l’uomo al centro di quello che la filosofia e la scienza definiscono Universo. In pratica se è l’uomo a determinare la forma che assume la realtà, questo attribuisce all’uomo una capacità che possiamo definire divina, in quanto è l’uomo a costituire il motore primo della creazione. Se l’osservazione determina la forma della materia e più in generale si comprende che è la Coscienza che crea ciò che definiamo realtà, questo significa anche che spazio e tempo non sono elementi pre-esistenti alla coscienza ma sono prodotti essi stessi dalla coscienza. In pratica tutto ciò che siamo abituati a concepire e definire come “realtà” non è altro che il prodotto del nostro pensiero.

L’esperimento della Doppia Fenditura dimostra perciò inequivocabilmente il ruolo della Coscienza non solo come scaturigine della creazione ma come il fondamento ontologico su cui si basa l’intero Multiverso. Pensate alla reazione che ha avuto Thomas Young quando si è accorto che la luce si comportava in un modo piuttosto che in un altro a seconda che lui fosse presente o meno all’esperimento.

L’esperimento di Young oltre a dimostrare l’esistenza e il ruolo della Coscienza e della fisica quantistica come dinamica del rapporto tra spirito e materia ha in pratica cancellato la ragion d’essere della logica causale Aristotelica, sostituendola con la dinamica simbolica della Sincronicità.

Secondo Carl Gustav Jung ”il concetto generale di sincronicità è la coincidenza temporale di due o più eventi senza nesso di causalità tra di loro ma con lo stesso significato.”

Quindi il collegamento tra due eventi nella fisica quantistica non ha una matrice causale ma simbolica, il che significa che la loro relazione non attiene ad un principio o un ambito meccanico ma il collegamento attiene ad una relazione basata sul significato, che va quindi oltre l’ambito puramente fisico e può essere quindi definito metafisico.

Pur essendo un termine coniato di recente, il concetto junghiano di sincronicità ha un’origine rintracciabile nella tradizione filosofica del neoplatonismo. Già Platone sosteneva l’esistenza di una realtà intelligente, le idee, che formano e indirizzano quella materiale, in maniera tale che i fenomeni della natura risultano collegati tra loro da una legge superiore che egli denominava dialettica.

La presenza del divino nelle vicende del mondo venne intesa successivamente dagli stoici come συν-παθεία (syn-pathèia), in virtù della quale essi ritenevano che qualsiasi evento, anche minimo o assai distante, si ripercuotesse su ogni altro, in contrapposizione alla concezione meccanicista degli epicurei.

E’ invece con i neoplatonici e in particolare con Plotino che la dinamica sincronica dei fenomeni naturali viene spiegata con la nozione di Anima del mondo. Il concetto di Anima del mondo rappresenta il principio unificante della natura, regolato da intime connessioni tra le sue parti, come un organismo da cui prendono forma i singoli esseri viventi; questi ultimi, pur articolandosi e differenziandosi ognuno secondo le proprie specificità individuali, risultano tuttavia legati tra loro da una comune Anima universale.

 Secondo Plotino quindi:

«… coloro che credono che il mondo manifesto sia governato dalla fortuna o dal caso, e che dipenda da cause materiali, sono ben lontani dal divino e dalla nozione di Uno.»

Tuttavia la scienza ufficiale ha sempre fatto finta che l’esperimento di Young e la legge fisica che ne consegue non esistessero, vivendo in uno stato di negazione della Coscienza, negazione che si protrae a tutt’oggi, in modo esponenzialmente inspiegabile.

Infatti la nostra scienza ufficiale è ancora ferma al periodo precedente la legge del dualismo onda-particella e, nonostante questa sia una legge fisica, la fisica ufficiale continua a fare finta che questa legge non esista, affermando nel loro stesso imbarazzo che la meccanica quantistica è applicabile solo a livello di atomi e fotoni, mentre per la fisica classica la quantistica è inspiegabile e quindi non può essere applicata. Cioè in pratica secondo “la scienzah” la meccanica quantistica si applica solo al microcosmo e non al macro.

Lo ripeto ancora una volta in caso non abbiate capito: a tutt’oggi la scienza ufficiale definisce la Fisica Quantistica come “inspiegabile”.

E questa non è una frase detta al bar, questa è la posizione ufficiale della scienza terrestre riguardo la Fisica Quantistica.

La scienza ufficiale persiste nella visione Neanderthaliana secondo la quale l’universo esiste solo in quanto elemento fisico e visibile, manifestazione di una realtà oggettiva, anche se la Fisica Quantistica ha dimostrato il contrario, annientando l’essenza stessa della nozione di oggetto fisico e del concetto stesso di materia che per la quantistica è solo un’altra forma che assume l’energia.

Nonostante il colpo mortale assestatogli dalla quantistica, la scienza ufficiale ancora oggi sostiene l’idea di un universo fisico e non ologrammatico come è in realtà. Ecco perché personaggi ambigui come Elon Musk possono annunciare progetti senza senso come l’intelligenza artificiale o parlare di cyborgs e altri nonsense di questo tipo, perché comunque sono coerenti con la loro negazione della Coscienza.

L’adesione di un personaggio come Elon Musk alla posizione oscurantista della fisica ufficiale può essere compresa da alcune dichiarazioni deliranti fatte da Musk, il quale forte della sua “esperienza” con la società di esplorazioni spaziali di sua proprietà, Space X, ha più volte dichiarato che “non esistono nell’universo altre forme di vita oltre la nostra, perché a quest’ora io lo saprei”.

Ora più negazione della Coscienza di questa dichiarazione di stampo egoico-narcisistico non credo ci sia. E come diceva qualcuno, la presunzione è soltanto l’altra faccia dell’ignoranza. Un altro parametro per verificare l’assenza di coscienza è la magnitudine dell’ego di una persona, quando c’è l’ego la coscienza non c’è e viceversa. Nella frase di Musk l’ego è espresso chiaramente nella parte finale della frase “a quest’ora io lo saprei”.

Questo scenario di negazione della Coscienza non ci stupisce ma anzi è perfettamente coerente con il modello di sottosviluppo della società in cui viviamo che si basa sul principio del dominio di una minoranza sulla maggioranza. Lo studio della fisica quantistica avrebbe conseguenze devastanti per l’attuale assetto socio-economico del mondo in cui viviamo, il sistema dovrebbe infatti riconoscere che l’intero Multiverso è costituito da punti collegati tra loro, che tutti gli esseri umani sono collegati tra loro e che addirittura gli esseri umani, il pianeta in cui viviamo e tutte le galassie sono tutti collegati da una rete invisibile. Questa visione ha delle implicazioni metafisiche insopprimibili e ineluttabili quali ad esempio che l’uomo possiede in sé una dimensione che non può non essere considerata come divina perché il fatto di essere letteralmente il creatore dell’universo lo colloca in una condizione di libertà assoluta.
Inoltre, conseguenza diretta di questa visione è che non esiste una dimensione “esterna” all’uomo ma è l’intero Multiverso ad essere contenuto dentro di noi a partire dallo spazio e dal tempo. Tutto questo per il regime in cui viviamo che si basa sul dominio, non va bene per niente perché secondo questa gente noi siamo né più ne meno che degli insetti e dobbiamo essere schiavi della loro visione materialistica del mondo.

Ed è per questo motivo che il sistema ha inventato questa genialata dell’intelligenza artificiale, perché questa serve a preparare il terreno per la schiavitù che vogliono imporci con l’abbraccio mortale della loro visione distopica chiamata Transumanesimo, secondo cui lo sviluppo dell’essere umano sarà condizionato dallo sviluppo tecnologico. Mentre in realtà in natura e per quanto abbiamo detto finora è vero il contrario.

In pratica secondo questa “filosofia” dell’intelligenza artificiale, l’essere umano dovrà integrare il proprio corpo, in particolare il proprio cervello, con dispositivi tecnologici che lo portino a sviluppare capacità che altrimenti non potrebbe avere.

Questo assunto parte dalla negazione del ruolo della Coscienza come base del Multiverso ma sopratutto parte dalla negazione della Multidimensionalità  della nostra coscienza. Non possiamo adesso addentrarci anche in questo ambito ma basterà considerare il fatto che la nostra coscienza è multidimensionale perché la coscienza è in grado di sperimentare e di vivere in innumerevoli dimensioni.

E l’essere umano non ha bisogno di alcuna integrazione tecnologica per evolvere perché è già dotato del più sofisticato equipaggiamento tecnologico esistente: la propria Coscienza.

In conclusione questa riflessione serve solo per ricordare a chi legge che l’unica evoluzione possibile è l’evoluzione della Coscienza e non l’evoluzione tecnologica perché senza la prima la seconda non può avere luogo.

Nonostante ciò sia una realtà scientificamente provata, viviamo in un epoca in cui molti sono entusiasti della tecnologia e questi individui sono pronti ad accogliere tutte le iniziative tecnologiche e schiavistiche che il regime tecno-finanziario vorrà fargli ingoiare, perché secondo le loro menti condizionate, tecnologia ed evoluzione sono la stessa cosa. Il sistema si approfitterà degli entusiasti della tecnologia per imporre la sorveglianza continua, sia in casa che fuori casa, togliendoci dapprima la libertà e alla fine anche l’anima.

L’insegnamento On-line è il primo step per imporre la sorveglianza e farcela abbracciare come evoluzione. L’entusiasta della tecnologia è contento di questa evoluzione perché i figli sono sorvegliati dall’occhio telematico quindi sono resi innocui da un controllore remoto che gli assolve il problema di farli studiare.

Il Neanderthal però ignora che la sorveglianza è un attacco diretto alla Coscienza, perché si tratta di un condizionamento, una negazione della libertà. Il Neanderhtal ignora che i propri figli diverrano degli automi con un pensiero unico al cui confronto la parola conformismo sembrerà il più grande eufemismo della storia umana. Infatti se l’insegnamento On-line diventerà la regola avremo degli esseri fatti con lo stampino, perché proveniranno tutti dalla stessa matrice. Quindi la comunicazione sarà la stessa, le espressioni facciali saranno tutte le stesse, il modo di parlare e di respirare sarà lo stesso, la gestualità sarà ripetitiva e sempre la stessa, questo perché uno schermo è una superficie unidimensionale limitata, dove anche la comunicazione è limitata. Il che significa che quando le persone si vedranno vis a vis, cioè di persona, saranno terrorizzate dal confronto fisico, dallo specchiarsi in una immagine che non è rimandata da uno schermo ma è uno specchio multidimensionale. Il risultato è che creeremo una generazione di disabili psichici e fisici che avranno il terrore di incontrarsi.

Quindi la domanda è: come fa il gregge ad essere entusiasta mentre corre verso il mattatoio?

La risposta è che avendo questa civiltà vissuto per decine di migliaia di anni in regime di schiavitù sotto le più disparate forme, si è sviluppata nell’uomo una sorta di sindrome di Stoccolma allargata, grazie alla quale l’uomo non solo non si lamenta del proprio stato di schiavitù ma ha iniziato ad amare anche i propri schiavisti. L’essere schiavo è perciò talmente una condizione naturale per il bipede di questo pianeta che senza sottomettersi al giogo di qualcuno e in condizione di totale libertà, l’essere umano non saprebbe cosa fare e andrebbe nel panico.

Eppure non ci vuole tanto per comprendere che i rapporti umani non possono essere sostituiti da un’immagine su uno schermo. Nell’interazione tra umani la comunicazione è composta di una parte non verbale che secondo Albert Mehrabian, Emeritus di Psicologia all’University of California, Los Angeles è del 93%. Ripeto: la componente non verbale  costituisce il 93% di un dialogo tra esseri umani. Capite adesso perché parlo di Neanderthal, di beoti e di gregge che corre verso il mattatoio?

Si può facilmente comprendere che se la scienza ufficiale continuerà a negare il ruolo della Coscienza, noi come civiltà non potremo fare alcun passo avanti in termini di evoluzione tecnologica perché sarebbe come cercare di costruire una nave negando l’esistenza dell’acqua.

Come ha affermato Deepak Chopra: “la Coscienza è fondamentale e senza causa. E’ la base dell’esistenza. Come esseri coscienti, gli umani non possono sperimentare, misurare o concepire una realtà svuotata della Coscienza.” Perché una cosa è certa: se non mettiamo la Coscienza al centro di tutta la ricerca scientifica noi resteremo dove siamo incastrati adesso: nelle tenebre.

Se questa è la situazione, perché la scienza ufficiale nega ancora l’esistenza stessa della Coscienza e il suo ruolo cruciale nell’evoluzione tecnologica?

Una delle ragioni che mi vengono in mente per perpetuare la negazione della Coscienza come base ontologica del Multiverso o della Fisica quantistica come meccanica per comprendere il rapporto tra Coscienza ed energia o Coscienza e materia è dovuto al fatto che se si approfondisce lo studio della Coscienza e della Quantistica si scopre che l’intero Multiverso è composto di energia, che tutto è energia e che anche la materia è energia con un più alto livello di densità. Le conseguenze dirette di questo ragionamento è che se nel Multiverso l’energia è ovunque per quale motivo non possiamo utilizzare questa energia? E infatti è questa domanda da 600 trilioni di dollari che ha messo un freno alla ricerca sulla Fisica Quantistica e sulla Coscienza da parte della scienza ufficiale. Se la scienza ufficiale fosse stata libera dal giogo delle multinazionali del petrolio, a quest’ora tutti gli abitanti di questo pianeta avrebbero potuto godere di energia gratis grazie al Quantum Vacuum o energia dello spazio vuoto o energia punto zero. Quando nel 1903 Nikla Tesla spiegò al suo finanziatore, il banchiere J.P. Morgan, che egli era in grado di costruire un apparato che poteva produrre energia gratis per tutti gli abitanti del pianeta terra, il banchiere non era proprio felice di questa scoperta. “Il problema è che se questa roba è gratis io non ci faccio niente e non ci potrai fare niente nemmeno tu perché nessuno vuole che l’energia sia gratis”. Perciò se questo pianeta si trova ancora a livello energetico in una condizione primitiva lo dobbiamo al banchiere J.P. Morgan e in seguito a tutti quei rappresentanti dell’industria e della finanza che come lui credono che l’energia non debba essere gratis ma deve essere a pagamento.

A questo riguardo lo scorso fine settimana al National Press Club di Washington D.C, si è tenuta una serie di incontri di due giorni dedicati alla vita nel Multiverso e all’energia punto zero. Gli incontri, sono stati organizzati dal Disclosure Project, una organizzazione non governativa fondata dal Dr. Steven Greer, che dal 2001 ha raggruppato più di 1000 testimoni tra ex militari e membri dell’Intelligence USA che hanno lavorato nell’ambito dei cosiddetti “black projects”, progetti di ricerca militare completamente illegali, in quanto non supervisionati dal governo. Il Disclosure Project è stata la prima organizzazione al mondo a chiedere ufficialmente al governo USA la fine del regime di segretezza riguardante l’esistenza di altre civiltà nell’universo, l’esistenza dell’energia punto zero e a promuovere la visione dell’universo quantistico secondo la quale è la coscienza ad essere il centro e la matrice creativa del tutto.

 

 

Gli incontri sono terminati con la proiezione del film “Il secolo perduto”, un documentario dedicato a questi cento anni appena trascorsi, durante i quali l’umanità ha dovuto rinunciare alla propria evoluzione tecnologica, spirituale, politica e sociale perché il complesso militare industriale globale ha di fatto nascosto e quindi impedito lo sviluppo e la diffusione dell’energia punto zero.

Un’altra possibile ragione materiale alla negazione della Coscienza come motore dell’Universo può essere l’industria delle armi, perché ovviamente in un mondo incentrato sulla Coscienza le armi non trovano grande applicazione. “Stephen Hawking in un editoriale pubblicato sull’Independent nel 2014 ha scritto che “Con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale i militari stanno considerando sistemi di armamenti che possono scegliere ed eliminare obiettivi autonomamente.” Con questa affermazione Hawking implicitamente ammette la possibilità che l’Intelligenza artificiale possa disporre di una propria volontà e di una autonomia decisionale, cosa questa impossibile per le ragioni che abbiamo spiegato all’inizio.

E allora perché scienziati e miliardari insistono con queste teorie bislacche e senza fondamento?

Ecco la risposta:

Sfortunatamente per Mr. Hawking, se si inizia a sviluppare tecnologia cosciente è imprescindibile stare dalla parte della Coscienza. Il che significa che l’intero presupposto per lo sviluppo, l’applicazione e lo scopo del progetto devono essere rispettosi dell’essenza della Coscienza che è la vita. Il che significa che non si può usare materiale vivente e quindi cosciente per perseguire un obiettivo che sia contrario al principio della vita. Per esempio, se si costruisce un arma che è cosciente, quell’arma non sparerà mai per delle ragioni sbagliate o che vanno contro la Coscienza e quindi contro la vita. Ed ecco perché questa tecnologia trova una così forte resistenza in questo pianeta. La nostra civiltà infatti si distingue a tutt’oggi per essere di natura psicopatica: guerre e uccisioni in questa dimensione temporale sono considerati ordinaria amministrazione e i nostri governi esercitano il loro potere mantenendo uno stato permanente di paura e terrore che sono l’esatto opposto di una civiltà basata sulla Coscienza e quindi sul principio della Vita.

Riuscite a immaginare le industrie di questo pianeta che sviluppano una tecnologia che non ha applicazioni militari e che conducono ineluttabilmente alla pace universale?

Riuscite a immaginare il complesso militare industriale impegnato a sviluppare una tecnologia che ha come prerequisito quello di escludere la possibilità di uccidere o fare del male ingiustamente?

O anche peggio una tecnologia in grado di vaporizzare all’istante qualsiasi paura umana?

Tutto questo non è possibile. Non in questa dimensione.
La paura è lo strumento principale di controllo utilizzato dall’élite che regna su questo pianeta. Se la paura svanisse, tra i membri dell’establishment si scatenerebbe il panico e le borse di tutto il mondo crollerebbero all’istante.

Alla luce di queste considerazioni, questa avversione per la Coscienza acquista un senso compiuto ed è anche coerente con il perseguimento di nonsense come l’intelligenza artificiale.

Questo perché grazie all’intelligenza artificiale potremmo scaricare le nostre responsabilità sul malfunzionamento delle macchine o relegare a loro l’autorità di decidere per noi.

Infatti negli ultimi anni abbiamo letto di scenari distopici che ci avvertono dei possibili pericoli derivanti dall’intelligenza artificiale: dalla perdita del lavoro alla rivolta delle macchine, fino alla schiavitù dell’umanità, che è sempre associata al tema del futuro tecnologico. Il presupposto di questo ragionamento sulla pericolosità delle macchine intelligenti sembra essere che non c’è un essere pensante che possa controllarne lo sviluppo o supervisionarne l’attività. Ed è proprio questo fasullo presupposto psicologico la base di tutta questa manipolazione e questo presupposto è l’impotenza dell’uomo rispetto alla volontà e al potere della macchina. In pratica il presupposto è che l’uomo è un essere impotente di fronte alla macchina e questa è una vera bestemmia perché l’uomo come dimostrato dalla fisica quantistica è il creatore dell’universo. Capite perché il ruolo della Coscienza viene negato totalmente? Perché la Coscienza rappresenta la libertà eterna, la liberazione dalle catene della schiavitù della mente e della morte. La mente e la morte sono invece gli unici luoghi in cui chi dirige questo circo vorrebbe relegare l’uomo al fine di sottometterlo.

A questo proposito è interessante notare che coloro che ci mettono in guardia dai pericoli dell’intelligenza artificiale sono le stesse persone che stanno lavorando al suo sviluppo, a partire da Elon Musk. Quindi la cosa è piuttosto strana, perché sono gli stessi sponsors del progetto Intelligenza Artificiale che ci avvertono dei possibili rischi legati allo sviluppo di questa ricerca.

In verità un senso questo terrorismo psicologico ce l’ha e come. Come per altre minacce già perpetrate in passato da questo regime tecnocratico-finanziario, la minaccia porta sempre con se anche la soluzione. Ad esempio quando la minaccia era il terrorismo, la soluzione era l’intervento militare, quando la minaccia era la pandemia la soluzione era il vaccino e adesso che la minaccia è l’Intelligenza artificiale, la soluzione ce l’ha Neuralink, la società di Elon Musk che produce microchip impiantabili nel cervello umano.

Infatti il messaggio che questa gente vuole far passare è che l’essere umano è minacciato dall’intelligenza artificiale, che può soffiargli il lavoro, far scoppiare una guerra ecc. Al fine di poter “competere” con l’AI, l’essere umano deve essere equipaggiato con un microchip installato nel cervello, in modo che diventi abbastanza macchina da poter competere con la macchina. Più negazione della Coscienza di questa…

Io non so se vi rendete conto del livello di scemenze che questa gente vi racconta ma una macchina non potrà mai essere intelligente come una scimmia, perché una macchina non dispone di un sistema neurologico in grado di coordinare le proprie reazioni in risposta agli stimoli sensoriali. E anche se questo diventasse possibile, alla base ci sarebbe sempre e solo un algoritmo e un algoritmo non riesce ad uscire dall’ambito dell’imitazione. Cosa significa questo? Che al massimo una macchina può emulare l’intelligenza umana o al massimo mimarla ma questo il bipede entusiasta della tecnologia non lo sa.

Perciò questa minaccia dell’intelligenza artificiale non solo è falsa ma costituisce una pericolosa truffa perché sulla base di questa falsità spingeranno (come è successo con la falsa pandemia) milioni se non miliardi di persone a farsi installare un microchip nel cervello. Perciò la vera minaccia non è l’intelligenza artificiale in sé che è anti-intelligente per definizione, la vera minaccia è costituita da coloro che vogliono farvi credere che esiste questa minaccia. Un film già visto ma i bipedi terrestri sembra non imparino dai propri errori.

L’insabbiamento sulla Tecnologia della Coscienza è così grande che queste persone stanno usando ogni mezzo per disinformare il pubblico su questo argomento.

Ho appena trovato questo articolo pubblicato nientemeno che dal World Economic Forum, il cui titolo è “Cos’è la Tecnologia Cosciente?”. Tuttavia se si legge l’articolo dopo due righe si reindirizza il discorso sull’intelligenza artificiale e sull’onnipresente pericolo rappresentato dal suo sviluppo  perché i cyborgs potrebbero rivoltarsi contro di noi, ecc.. Insomma una serie di avvertimenti che servono solo a disinformare il lettore e che affossano la reputazione di un organizzazione come il WEF.

Dall’altra parte ho trovato invece qualcuno che ha veramente capito cos’è la Tecnologia della Coscienza e sto parlando del Dr. Rachel Armstrong, la quale parla di “Architettura vivente” e di “Astronavi viventi” e questo è esattamente ciò che intendo quando parlo di Tecnologia della Coscienza. Ad ogni modo, qui non siamo interessati alle ragioni per le quali la scienza ufficiale si rifiuta di aprirsi alla tecnologia della Coscienza, questo articolo ha come unico scopo quello di far comprendere al lettore che l’intelligenza artificiale è una truffa pseudo-scientifica, che serve solo a fermare qualsiasi tentativo di avvicinarci allo sviluppo di una qualsiasi tecnologia che abbia come presupposto la Coscienza.

Può sembrare paradossale ma lo schema sta funzionando alla grande, se si pensa che la scienza ufficiale è stata capace di relegare la Fisica Quantistica ad un rango di studi di minore importanza ed è stata anche capace di fermare lo stato di evoluzione della fisica al 1803. Stiamo parlando di 200 anni fa! Per riuscire in una simile operazione o sei Houdini o hai una platea di narcolessici.

La scienza ufficiale può stare tranquilla riguardo il fatto di riuscire farci credere che l’intelligenza artificiale sia il futuro perché per duecento anni ha bloccato l’evoluzione tecnologica di un intero pianeta. E comunque il vantaggio della Tecnologia Cosciente è che essendo l’unica via per la vera Evoluzione, prima o poi saremo costretti a studiarla e a svilupparla. In quel tempo che si avvicina sempre di più, nessuno si ricorderà più di personaggi come Elon Musk perché saremo finalmente esseri evoluti e soprattutto liberi.

Gianluca D’Agostino

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